““Il dumping contrattuale si elimina solo tramite accordi di qualità. Bisogna procedere ad un riconoscimento reale tra imprese e lavoratori. Su questo modo di pensare ConfimpreseItalia ha sempre fondato la sua convinzione e si conferma nella opinione dalla Confsal espresso dal suo segretario generale, Angelo Raffaele Margiotta, durante il convegno (nella foto un momento della manifestazione) ‘Relazioni industriali, rappresentatività e linee guida per la contrattazione collettiva’.
L’incontro, organizzato dalla stessa Confsal, si è tenuto il 17 aprile a Roma nella sede del CNEL. Al convegno ha partecipato anche ConfimpreseItalia, che con Confsal firma contratti collettivi.
Qualità’ e ‘collaborazione’, dunque, le parole d’ordine del convegno al quale hanno presenziato accademici, politici quali Maurizio Gasparri ed Ettore Rosato ed ex ministri del Lavoro come Maurizio Sacconi, Cesare Damiano e Tiziano Treu, oggi presidente del CNEL.
Lo stesso professor Treu ha precisato questi concetti in apertura: “Identificare criteri per la qualità dei contratti, così da debellare il dumping, è una prima cosa che stiamo cominciando a fare, anche se capisco che scendere da 900 CCNL a una manciata di cinque o sei possa sembrare un’utopia”.
“Manca una sinergia, una collaborazione nel sistema che dovrebbe supportare il lavoro. Si registra invece molta autoreferenzialità. Dobbiamo cogliere questa opportunità – ha rincarato la dose Margiotta – perché la contrattazione collettiva di qualità è una leva di crescita, sul versante sia dei lavoratori sia delle imprese. Ne guadagnerebbe tutto il Paese”.
Confsal ha avanzato alcune proposte, sulle quali ConfimpreseItalia si dimostra essere concorde , per stilare nuove linee guida circa i contratti collettivi. Tra queste l’incentivazione della professionalità del lavoratore, strettamente legata alla preparazione della persona e, pertanto, slegata dal premio di produzione collettivo. Ma anche lo sviluppo dell’alternanza scuola-lavoro e la ricerca di un metodo che permetta al lavoratore in uscita da un’azienda di trovare un nuovo impiego – tramite adeguata formazione – non appena il suo licenziamento diventi effettivo.
Comments
No comment