Investimenti d’impresa in Iran, Invitalia (garante lo Stato) sosterrà le linee di credito alle aziende

Arriva la soluzione, nella legge di Bilancio, per finanziare le imprese italiane che vogliono investire in Iran. Sarà Invitalia, con la garanzia dello Stato, a intervenire con il credito e le assicurazioni necessarie. Nonostante i rischi legati alle sanzioni americane. Un tema caldo, sul quale non sono mancati nelle ultime settimane scambi di opinioni tra Mef e Cdp. I vertici del Gruppo di Via Goito avrebbero fatto valere tutti i propri dubbi in merito ai rischi, sia economici sia di reputazione, rispetto all’ipotesi ‘naturale’, quella di mettere in campo la Sace, società del gruppo che si occupa di finanziamento e assicurazione delle imprese che investono all’estero.

Il Governo, dall’altra parte, ha insistito sull’opportunità di non disperdere il potenziale enorme per le imprese che già si sono assicurate contratti e per quelle che sono interessate a investire, che vedono agire con molta più libertà la concorrenza. Sia al Tesoro che al Mise, secondo quanto riferiscono all’Adnkronos fonti di governo, con una precisa volontà dei ministri Padoan e Calenda e dopo aver sondato tutte le opzioni alternative, una volta capito che il muro contro muro non avrebbe portato a risultati concreti, si è scelto di studiare una soluzione ad hoc. Anche per dare seguito al lavoro, e ai risultati, che hanno portato, con la sponda di Confindustria, le missioni commerciali a Teheran e i successivi rapporti diplomatici tra i due Paesi.

Ora, quindi, il Governo interviene nel testo della manovra, con una misura specifica. Per promuovere le esportazioni e gli investimenti in Paesi considerati ad alto rischio, Invitalia “può operare come istituzione finanziaria”, anche “mediante la costituzione di una nuova società” e con “il supporto tecnico di Sace”, per finanziamenti, garanzie e assicurazione di rischi non di mercato.

Le operazioni e le categorie di rischi assicurabili “sono definite con delibera del Cipe, su proposta del Mef e d’accordo con il Mise, sentita la Farnesina e nel rispetto dei vincoli internazionali” e, in particolare, delle sanzioni imposte dall’Onu, delle misure restrittive approvate dalla Ue e dalle indicazioni fornite a livello internazionale dal Gafi. Stando al testo della manovra, sono esclusi i limiti imposti da sanzioni unilaterali, dunque su base bilaterale. Non a caso, quelle di Stati Uniti, Canada, Regno Unito verso l’Iran. Ovviamente, la nuova mission di Invitalia viene supportata con le adeguate risorse. I crediti vantati per l’esercizio di questa funzione sono garantiti dallo Stato. Su istanza della stessa Invitalia, la garanzia è rilasciata con decreto del Mef, previo parere dell’Ivass. Entro il 30 giugno di ogni anno il Cipe delibera il piano previsionale. Ed è costituito un Fondo ad hoc presso il Mef con una dotazione iniziale di 120 mln per il 2018.

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