Ce ne sono per tutti i gusti, per famiglie e società, per giovani in cerca di occupazione e non più giovani che il lavoro l’anno perso. Si spazia dall’abbonamento di treno e bus alla risistemazione di giardini e pozzi dall’assunzione di giovani under35 alla sottoscrizione di polizze sui danni da terremoto, dall’acquisto di mobili a quelli per la formazione hi-tech dei dipendenti.
La manovra è l’ultimo ‘treno’ normativo utile prima delle prossime elezioni e così il testo finale, un omnibus di 120 articoli già prima di arrivare nelle commissioni, è carico di detrazioni, sconti, crediti d’imposta, bonus, abbattimenti, agevolazioni.
Per una famiglia tipo i benefici non mancano. Eccoli.
– ASSUNZIONE GIOVANI: ”giovani e lavoro” sono due parole chiave della manovra. Per spingere le assunzioni arriva un bonus triennale del quale beneficiano le aziende che assumono e potranno non pagare il 50% dei contributi fino a 3 mila euro. Nel 2018 vale per gli under35, ma poi diventa permamente con la soglia d’età bloccata a trentanni. Il bonus vale per un solo anno in caso di trasformazione di un contratto di apprendistato in un contratto a tempo indeterminato. E’ ”portabile’, cioè può essere trasferito se si cambia lavoro nei tre anni, e sale al 100% per l’assunzione dall’alternanza scuola lavoro
– SGRAVI AGRICOLTORI UNDER40: Sgravi contributivi per tre anni al 100% per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli under 40 per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola nel 2018. Il bonus dopo i primi 36 mesi è riconosciuto fino al 66% per un altro anno e fino al 50% per ulteriori 12 mesi.
– BONUS 18ENNI: E’ un ”regalo” che il governo già da due anni fa ai neo-maggiorennni. Nel testo della manovra non è contenuta una norma specifica ma la misura viene rifinanziata per 2 anni. Il bonus vale 500 euro e può essere utilizzato per spese culturali – acquisto libri e ingresso nei musei – ma anche per comperare un disco e per assistere ad un concerto o ad uno spettacolo teatrale. E’ una posta che vale 290 miloni in due anni.
– BONUS PENDOLARI, DA BUS A TRENI: E’ una delle novità della manovra. E’ prevista una detrazione al 19% fino a 250 euro per le spese sostenuto nel 2018 per l’acquisto di abbonamenti bus e metro ma anche ferroviari. Vale infatti per collegamenti urbani, ma anche regionali e interregionali. Ovviamente lo sconto vale sulla dichiarazione che si presenta nel 2019. La misura è accompagnata anche da una detassazione per i datori di lavoro che decideranno di pagare l’abbonamento ai dipendenti (o ai loro familiari): in pratica arrivà così una nuova forma di fringe benefit aziendale.
– CASA 1, BONUS GIARDINI, DA POZZI A COPERTURE: E’ la new entry della manovra. Il bonus si sostanzia in una detrazione al 36% su una spesa massima di 5 mila euro che poi va spalmato in 10 rate nella dichiarazione dei redditi, come accade ora per le ristrutturazioni. Riguarda la sistemazione a verde di aree scoperte, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, ma anche per realizzare pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Possono essere inserite anche le spese di progettazione e manutenzione. Ne possono usufruire anche i condomini. Ovviamente i pagamenti devono essere effettuati con ”strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni”
– CASA 2, POLIZZA SISMA: E’ anche questo un nuovo sconto fiscale; vale il 19% della spesa sostenuta per sottoscrivere una polizza contro i possibili danni dovuti ad un terremoto.
– CASA 3: BONUS ENERGIA, OCCHIO ALLA CALDAIA: E’ confermato il bonus energia al 65% ma, attenzione, lo sconto a partire dal primo gennaio, scende al 50% per tre tipologie di interventi: per gli infissi, per le schermature solari e per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione
– CASA 4: RISTRUTTURAZIONI E MOBILI: vengono riconfermati anche gli sconti per le ristrutturazioni e quello per l’acquisto di mobili (fino a 10.000 euro) ed elettrodomestici.
– LAVORO: Lavoro e formazione sono due dei focus della manovra. Così arriva un ‘incentivo’ fino a 14.000 euro per chi lascia la Cig e trova un nuovo lavoro. Per le aziende – ma i benefici sono anche per il lavoratore – c’è pou uno sconto pari al 40% della spesa e fino a 300.000 euro per impresa finalizzato a formare i dipendenti alle nuove tecnologie: cyber-security e big data, robotica e internet delle cose.
Fonte Ansa