Tessuti in cashmere, carne e scarpe. Ma anche pannolini per bambini, latte in polvere e l’insospettabile avocado. Pechino taglia i dazi e la lista dei prodotti è lunghissima. Come informa l’agenzia di stampa Xinhua, che riporta al Ministero delle Finanze, sono 187.
Non è la prima volta che succede: la stessa misura fu presa nel 2015. Il motivo? Rendere più accessibili alcuni prodotti di qualità. Come si può vedere anche da noi, sono milioni i cinesi che vanno all’estero per comprare a meno e, così, con i dazi tagliati resteranno in patria e acquisteranno merce straniera nei negozi locali, creando posti di lavoro. Il latte in polvere fa riferimento, invece, a un vecchio scandalo di 9 anni fa, quello della contaminazione alla melamina.
Sei furono i morti, 300mila gli intossicati nel Paese tra i neonati e, chiaramente, dopo quanto accaduto nel 2008, ci fu la corsa all’acquisto all’estero. Dopo il taglio dei dazi quello straniero potrà essere comprato a un prezzo accessibile direttamente tra gli scaffali di Pechino.
Quali saranno gli effetti sul ‘Made in Italy’? Da una parte è una notizia positiva perché compreranno più prodotti nostrani, gran parte del loro shopping riguarda infatti il settore lusso, ma contemporaneamente potranno usare tessuti di qualità per creare abiti con manodopera a basso costo, sfidando così le imprese italiane.
Fonte Adnkronos