L’Ocse promuove l’Italia ma avverte: “Rallentare sulle riforme e allentare i conti pubblici può far finire fuori strada la ripresa”

 

In Italia “la ripresa si sta allargando agli investimenti e alle esportazioni” grazie a consumi privati che “continueranno a essere il principale motore” della crescita. Ma nel 2018 l’aumento del Pil scenderà all’1,5% dal +1,6% di quest’anno per poi calare ancora all’1,3% nel 2019. Lo scrive l’Ocse, nel capitolo dedicato al nostro Paese nell’Economic Outlook appena diffuso.

L’Ocse lancia anche un monito: “Rallentare l’andamento delle riforme strutturali e allentare i conti pubblici dopo le elezioni programmate all’inizio del 2018 potrebbe ridurre la fiducia” nei confronti dell’Italia, “facendo finire fuori strada la ripresa” in atto.

In Italia, si evidenzia poi, “l’attuazione delle riforme strutturali deve essere accompagnata da un avanzo di bilancio primario in graduale aumento”. C’è inoltre la necessità di “ulteriori progressi nella riduzione dell’evasione fiscale e la razionalizzazione delle spese fiscali e delle spese correnti”.

MANOVRA E PENSIONI – E’ una promozione quasi su tutta la linea quella attribuita – nell’Economic Outlook – dall’Ocse alla manovra 2018 definita dal governo Gentiloni, ma con un deciso invito a non modificare l’impianto del sistema pensionistico mantenendo “il legame tra l’età di pensionamento e l’attesa di vita così da rafforzare l’equità tra le generazioni e salvaguardare la sostenibilità del sistema nel lungo termine”.

Le misure previste dalla manovra – si legge nel documento – prevedono il blocco dell’aumento dell’Iva, previsto per il 2018, ed estendono gli incentivi fiscali per gli investimenti e gli interventi di miglioramento nell’edilizia. Inoltre, continua l’Ocse, “la prevista introduzione della fatturazione elettronica nelle transazioni tra privati è un ulteriore importante passo in avanti per ridurre l’evasione fiscale”. Di qui l’invito dell’organizzazione a “ridurre la soglia di pagamento in contanti” dal momento che questa misura “completerebbe questi sforzi”.

PADOAN – “I dati Ocse sono lusinghieri ma un punto importante è che il Paese ha bisogno di investimenti” e “devono essere investimenti di lungo termine che abbiano un impatto positivo sulle grandi infrastrutture” ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

“Nel Paese ci sono segnali di ripresa non effimera” e le stime Ocse “sono migliori di quelle del governo” per il 2017, ha detto Padoan, aggiungendo che “l’Italia sta uscendo dalla crisi e si sta lasciando alle spalle un periodo non facile caratterizzato però dal fatto che la direzione del Paese si è rafforzata anche grazie, lasciatemelo dire, all’azione del governo di questi ultimi anni”.

Fonte Adnkronos-Redazione

 

 

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