Vicini ad un rafforzamento duraturo della crescita. Le proiezioni dell’Istat
“L’elevata diffusione della fase espansiva tra i settori produttivi, le aspettative positive sia sull’evoluzione del mercato del lavoro sia sugli ordini, trovano riscontro nell’evoluzione dell’indicatore anticipatore”, ‘spia’ dell’andamento futuro, “che continua ad aumentare confermando il rafforzamento delle prospettive di crescita a breve termine”.
Data:
5 Dicembre 2017

“L’elevata diffusione della fase espansiva tra i settori produttivi, le aspettative positive sia sull’evoluzione del mercato del lavoro sia sugli ordini, trovano riscontro nell’evoluzione dell’indicatore anticipatore”, ‘spia’ dell’andamento futuro, “che continua ad aumentare confermando il rafforzamento delle prospettive di crescita a breve termine”. Lo rileva l’Istat.
Quindi “si consolida la crescita dell’economia”, sostenuta dalla ripresa dell'”accumulazione del capitale”: gli investimenti fissi lordi “hanno segnato una forte accelerazione”.
“In un quadro economico internazionale in espansione” l’Italia presenta, sottolinea l’Istat, un’attività produttiva che “mantiene una intonazione complessivamente positiva in presenza di un rallentamento della crescita nei servizi. Il mercato del lavoro si attesta sui livelli raggiunti nel mese precedente, mentre la flessione congiunturale della produttività del lavoro riflette l’elevato contenuto di occupazione che caratterizza la fase di ripresa economica”. Infatti, chiarisce l’ufficio di statistica, “l’attuale fase di tonicità del mercato del lavoro è accompagnata dal forte incremento delle ore lavorate”.
Di conseguenza, “si riduce la produttività del lavoro sia in termini di ore lavorate sia in termini di unità di lavoro”. L’Istat, inoltre, ricorda che il Pil nel terzo trimestre è salito dello 0,4% sul trimestre precedente, “consolidando la fase espansiva dei mesi precedenti. La crescita del Pil è stata trainata, aggiunge, “dalla domanda interna al netto delle scorte”. Ma è la ripresa del processo di accumulazione del capitale ha fornire “la spinta maggiore (+0,5 punti percentuali il contributo alla crescita degli investimenti) accompagnata da una espansione più contenuta dei consumi delle famiglie (+0,2 punti percentuali il contributo)”.
Ultimo aggiornamento
5 Dicembre 2017, 16:00
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