“Lo slancio dell’economia mondiale è rimasto stabile nel secondo trimestre del 2018, ma continuano a evidenziarsi rischi al ribasso connessi ai dazi commerciali”. E’ quanto ribadisce la Bce nel bollettino mensile che guarda con preoccupazione alla guerra commerciale.
Infatti, “gli indicatori del commercio mondiale hanno registrato una perdita di slancio”. Comunque i dati più recenti degli indicatori economici “si sono stabilizzati e continuano a segnalare il perdurare di una crescita solida e generalizzata, seppure a ritmi inferiori rispetto al 2017”. Questa attenuazione riflette un arretramento rispetto all’espansione molto elevata dello scorso anno ed è connessa soprattutto al più debole stimolo derivante dal commercio con l’estero, in precedenza molto vigoroso, a cui si aggiungono gli effetti di una maggiore incertezza e di alcuni fattori temporanei dal lato dell’offerta, sia a livello interno sia a livello mondiale.
“I consumi privati continuano a essere sostenuti dal perdurante aumento dell’occupazione, a sua volta in parte riconducibile alle passate riforme del mercato del lavoro, e dalla crescente ricchezza delle famiglie”. Inoltre gli investimenti delle imprese beneficiano di condizioni di finanziamento favorevoli, dell’aumento della redditività delle imprese e del vigore della domanda. Gli investimenti nell’edilizia residenziale restano robusti. In aggiunta, l’espansione generalizzata della domanda mondiale dovrebbe proseguire, sospingendo così le esportazioni dell’area dell’euro”.