Si è riunito a Fiuggi l’Attivo Nazionale dei presidenti di ConfimpreseItalia. Un evento che ha visto la presenza di oltre 100 delegati provenienti da molte regioni d’Italia in rappresentanza delle Associazioni territoriali, delle Federazioni e delle organizzazioni federate aderenti alla Confederazione. Due giorni di lavoro caratterizzato da un confronto serrato sul sistema Italia, sulle sue distorsioni e sulle prospettive legate anche alla pandemia del Coronavirus. Il Presidente D’Amico, negli interventi che hanno scandito le giornate dell’11 e 12 settembre, ha posto il problema dei confronti con i Governi, evidenziando come, purtroppo, sia mancata qualsiasi risposta alle proposte fatte, non solo da ConfimpreseItalia. Nulla si sa, ha detto D’Amico “dei risultati prodotti dagli incontri degli Stati Generali, ed ancor meno si sa, dei risultati e dei programmi della supercommissione di esperti fortemente voluta dal Premier Conte e dalla sua maggioranza che si è occupata della ripartenza del dopo-Covid”. A Fiuggi, scelta come location con l’auspicio per una ripartenza del turismo e dell’accoglienza, si è evidenziato come nonostante questo comparto rappresenti un punto d’eccellenza per la Nazione, da solo produce il 13% del Pil e che con i pubblici esercizi arriva a toccare il 20% del Prodotto interno lordo, non riesca ad attirare su di sé l’attenzione da parte del Governo. Sul punto, ConfimpreseItalia ha chiesto di rimettere in piedi il Ministero per il Turismo e una cabina di regia per il rilancio del settore. Nel merito da registrare l’intervento del Presidente della Federazione Ho.Re.Ca che ha messo in evidenza la mancata volontà del Governo di estendere l’Ecobonus 110% alle strutture alberghiere, eliminando l’opportunità di rimodernare il parco alberghi, tra i più vecchi di Europa, e di cui si sarebbe potuto approfittare durante il periodo di chiusura forzata. Proprio sul turismo, il Presidente D’Amico, non ha mancato di dire la sua: “Il problema è la sordità del Governo. Già ai tempi del Governo giallo-verde al tavolo di concertazione noi abbiamo chiesto il ‘piano Marshall’ per il turismo. Non lo hanno capito. Questa è una battaglia che ci siamo intestati dall’inizio. Il turismo è l’oro d’Italia, lo hanno compreso in tutto il mondo ma non lo ha compreso chi ci governa. Solo se riusciamo in questa sfida potremo uscire dal periodo ‘post-bellico’ ”. Ampio spazio è stato dedicato alle convenzioni e ai servizi offerti da ConfimpreseItalia. Tra i punti centrali la convenzione mediata dalla Federazione Immobiliare e Property sull’efficientamento energetico. Lo scopo è quello di attivare una filiera che metta una platea, quanta più vasta possibile, nella condizione di arrivare a poter cedere il proprio credito e vedersi realizzate, a titolo completamente gratuito, le attività che riguardano per l’appunto l’efficientamento energetico. Tutto ciò togliendo all’utilizzatore della norma le complessità documentali per arrivare ad accedere al credito. Nella seconda giornata ha trovato spazio il confronto tra ConfimpreseItalia ed Ugl. Si è trattato di un faccia a faccia produttivo, in cui la parte datoriale e quella sindacale, hanno condiviso i valori della concertazione, del confronto e della produzione di proposte innovative. Per l’Ugl è intervenuto il Vicesegretario Generale del Sindacato Luigi Ulgiati. Per quest’ultimo il confronto con ConfimpreseItalia è assolutamente positivo, perché le due Confederazioni “non vivono più della vecchia contrapposizione tra Capitale e Lavoro, anzi sono sinergiche e con modelli comuni.
Nella due giorni da registrare, sempre nella seconda giornata di lavori, gli interventi dei Vicepresidenti nazionali della Confederazione. Il primo a prendere la parola, per poi farlo più volte nel corso della giornata, quello di Giovanni Felice, che ha dato il suo contributo di esperienza alle tesi programmatiche della due giorni di Fiuggi: “La Pandemia – ha detto Felice nel corso del suo intervento – ha accelerato il possibile processo di evoluzione del commercio. Più virtuale e web, meno commercio “Fisico”. Il combinato disposto crisi da covid-evoluzione commercio non ha risparmiato nessuno, da alcuni marchi del Fashion, ad alcune importanti marchi l.w., a migliaia di micro imprese, e non ha guardato in faccia nemmeno se le attività erano nella GDO, dove a fare affari sono solo le immobiliari che le gestiscono, o se erano nei luoghi da tempo maggiormente in difficoltà come nei Centri Storici. La politica nei momenti di transizione deve assumersi l’onere di guidare i processi di trasformazione. Oggi è difficile avere la certezza che il processo verso l’e-commerce sia irreversibile, ma bisognerebbe attivare tutto quello che è possibile per mantenere il commercio fisico, in quanto questa trasformazione avrà conseguenze sociali, sulla morfologia delle città, sulla sicurezza con una modificazione che io reputo antropologica. Non meno preoccupante è pericolo usura. Tutti temono che la malavita organizzata possa impadronirsi delle attività economiche attraverso il meccanismo Usuraio, tutti ritengono che tale fenomeno va combattuto attraverso introduzione di liquidità nel sistema, abbiamo visto come nella pratica di questo non c’è traccia.
È incredibile che il sistema della lotta all’usura sia, in fase di prevenzione, relegato alla buona volontà di associazione e consorzi di garanzia e non sia determinato dall’indice di penetrazione che tale fenomeno ha in particolare alcune parti del territorio. Infatti basta vedere le deliberazione del Comitato Antiusura per scoprire che in Veneto sono stati deliberati fondi 5 volte superiori a quelli deliberati per la Sicilia. Appare evidente che questo modus operandi non funzione e vada cambiato. Un intervento di microcredito Antiusura – ha concluso Felice- è necessario per tutelare le micro imprese che vivono a limite della precarietà quando non dell’abusivismo, tale progetto potrebbe essere il viatico per la riemersione di aziende che oggi lavorano nell’ombra. Ripescare dalla scorsa legislatura la norma sul “Giubileo sui debiti” non è più una opzione ma una necessità, cosi come serve una vera pace fiscale ed una rateizzazione in più anni per consentire alle attività colpite duramente dai devastanti effetti economici provocati dalla pandemia”. Molto sentito quello di Fulvio Barion: “ I nostri associati rappresentano parte di quel tessuto produttivo che crea l’80% della ricchezza del paese. Per fare ciò mettono in gioco praticamente tutto: la loro vita, la casa, i sacrifici dei loro genitori e impiegano ogni possibile mezzo per farsi finanziare dalle banche, rischiando di ipotecare anche il futuro dei figli. Situazioni come queste mettono a rischio non solo il sistema economico dell’azienda che può chiudere, ma la vita della famiglia stessa, che corre il rischio dello sfascio. L’ansia fino ad un certo punto stimola l’evoluzione, superato tale limite c’è il baratro e gli esempi della Toscana ,della Sicilia e del Veneto con i loro imprenditori suicidatisi, dimostrano che il paese è uno con la sua dignità e la solitudine di chi lo tiene in piedi con sacrifici è uniforme. I nostri associati si giocano tutto anche la vita e rischiando seriamente il futuro dei figli. Un dramma che il governo non sa prendere in considerazione . La mia proposta è che ogni ufficio territoriale, delegazione comunale, ovunque ci siamo gli imprenditori posano trovare un riscontro che psicologicamente li sostenga. Esorto tutti noi a stringere accordi con psicologi per somministrare questo tipo di finanziamento alla vita”. Ed ancora il Vicepresidente Alessia Ruggeri, che nel suo intervento ha denunciato lo stato di crisi, ormai fuori controllo degli ambulanti, che sono rimasti senza alcun reddito e, comunque, dovranno rispondere ai pagamenti dei mutui ed alle esigenze delle loro famiglie. La Presidente Ruggeri ha anche parlato dell’ormai prossima manifestazione di protesta degli ambulanti a Roma, davanti alla Camera dei Deputati. Ma non poteva, nel suo intervento, non parlare della crisi di migliaia di Partite Iva, che con la sua Federazione rappresenta e che in più occasioni ha messo al centro delle rivendicazioni sindacali.
Tra gli intervenuti anche il presidente EBIL, Alfredo Mancini che ha illustrato i servizi ed i fondi istituiti dall’Ente oltre ai futuri progetti sulle politiche attive del lavoro che, ha sottolineato “non possono prescindere da un’interazione fra Ente Bilaterale, Imprese e Lavoratori”. Un intervento che ha anticipato quello di Luciano Dragonetti, presidente Mutua MBA: “Grazie a Confimprese Italia ed Ebil che sostengono il nostro pensiero sulle azioni necessarie per tutelare le Famiglie dei lavoratori. Siamo oltre il concetto più tradizionale di Sanità Integrativa, grazie ad un atteggiamento rivolto a chi lavora ed alla sua famiglia come elemento cardine sia per se stesso che per la produttività dell’azienda. La salute ed il lavoro devono sempre esser racchiusi nello stesso insieme”.
Sulla tutela delle aziende si espresso Marco Ferrazzano dirigente Assiteca: “Condividere i problemi delle aziende è il nostro core business, siamo una società che ha puntato tutto sulla vicinanza territoriale alle imprese e sulla consulenza. La nostra capacità non è quella di vendere prodotti ma di ‘fabbricarne’ su misura in ogni momento storico e su ogni azienda. Siamo stati i primi a creare la Polizza Covid ed ad assicurare la Polizia di Stato. Ci siamo avvicinati all’iniziativa di ConfimpreseItalia perché siamo convinti che l’informazione e la cultura fanno la differenza. Vogliamo mettere insieme queste nostre esperienze e con le nostre 23 filiali siamo in grado di vicinanza agli associati o alle strutture di ConfimpreseItalia sul territorio”.
Nella carrellata di contributi è stato illustrato il servizio ‘Miss Tariffa’, uno strumento per mettere a disposizione la trasparenza su tutti i gestori del mercato. A spiegarne il funzionamento sono stati Daniele Volpe CEO & Founder presso WeAreFiber e Giampiero Ammaturo, Digital Project Manager presso We Are Fiber.
Si tratta di una nuova assistente intelligente che permette di trovare all’azienda, o come in questo caso alla Confederazione, l’offerta migliore tra i diversi operatori su tutte le forniture, semplicemente chattandosu Facebook o con unesperto dedicato senza dover compilare i moduli sui comparatori. Una consulenza gratuita, costante nel tempo e di facile utilizzo per risparmiare.
I lavori si sono conclusi con estrema soddisfazione e con l’idea condivisa da all’unanimità di stilare un documento programmatico che getterà le basi per la costruzione di una piattaforma sulle prossime azioni della Confederazione.